Lavoratore sportivo e sicurezza: come adeguarsi alla riforma dello sport
Cosa cambia per ASD e SSD in materia di salute e sicurezza sul lavoro e come adempiere ai nuovi obblighi
Indice
Nel settore sportivo, dal 1° luglio 2023, sono cambiate diverse cose sia dal punto di vista legislativo che lavorativo.
È stata infatti avviata la riforma dello sport che mira a regolamentare in maniera migliore i rapporti di lavoro e garantire maggiori tutele ai lavoratori sportivi.
La riforma ha un forte impatto in particolare sullo sport dilettantistico, che comprende la maggioranza degli operatori del settore.
Tra le novità più rilevanti ci sono le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Scopriamole insieme partendo proprio dall’inquadramento del profilo professionale del lavoratore sportivo.
Chi è il lavoratore sportivo?
Il lavoratore sportivo è chi, senza distinzione di genere e indipendentemente dal settore, pratica attività sportive in cambio di un compenso.
Possono essere:
- atleti
- allenatori
- istruttori
- direttori tecnici
- direttori sportivi
- preparatori atletici
- direttori di gara
Riforma dello Sport 2023: novità e cambiamenti
La riforma dello sport, ovvero il Decreto Legislativo n. 36/2021 entrato in vigore il 1° luglio 2023, ha introdotto sostanziali cambiamenti in chiave di maggior tutela e chiarezza dei rapporti di lavoro nel settore sportivo, estendendo le tutele tipiche degli altri settori anche al settore sportivo assicurando un ambiente di lavoro più sicuro e regolamentato.
Le principali novità
La nuova normativa ha introdotto rilevanti novità, in particolare per quanto riguarda:
- la ridefinizione delle modalità di svolgimento dell’attività di lavoro sportivo regolando il lavoro subordinato, autonomo, occasionale o di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co);
- le indicazioni per la gestione dell’attività di volontariato con focus sulla distinzione tra enti sportivi professionistici e dilettantistici e sulla nuova disciplina per tecnici e dirigenti sportivi prevedendo modifiche al regime contributivo e fiscale;
- l’adeguamento degli statuti delle ASD e SSD alle normative vigenti in materia di sicurezza e salute. Questo include la nomina di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), la formazione dei lavoratori, e la sorveglianza sanitaria.
1. Contratti di lavoro sportivo
Uno degli elementi centrali della riforma è l’introduzione di contratti specifici per i lavoratori sportivi. Prima della riforma, la situazione contrattuale dei lavoratori sportivi era spesso vaga e poco regolamentata. La nuova normativa prevede contratti chiari e definiti, che includono:
- contratti a tempo determinato e indeterminato: la possibilità di stipulare contratti sia a tempo determinato che indeterminato, a seconda delle esigenze delle società sportive e dei lavoratori.
- tutela contro il licenziamento illegittimo: maggiori tutele contro il licenziamento senza giusta causa.
- previdenza sociale e contributi: obbligo per le società di versare i contributi previdenziali, garantendo ai lavoratori sportivi l’accesso alla pensione e ad altre forme di previdenza sociale.
2. Inquadramento professionale
Viene riconosciuta la figura del “lavoratore sportivo” in tutte le sue forme, includendo:
- atleti professionisti e dilettanti: gli atleti, siano essi professionisti o dilettanti, sono riconosciuti come lavoratori, con diritti e doveri specifici.
- allenatori e tecnici: anche gli allenatori e i tecnici ricevono un riconoscimento formale e tutele adeguate.
- dirigenti e personale amministrativo: il personale che lavora “dietro le quinte”, come i dirigenti e il personale amministrativo, è incluso nelle tutele della riforma.
3. Sicurezza sul lavoro
Un altro aspetto cruciale della riforma è l’attenzione alla sicurezza sul lavoro. Le società sportive sono obbligate a:
- controlli medici regolari: obbligo di effettuare controlli medici periodici per monitorare la salute dei lavoratori sportivi.
- misure di prevenzione degli infortuni: adozione di misure preventive per ridurre il rischio di infortuni durante le attività sportive.
Lavoratori sportivi e sicurezza sul lavoro
Le tipologie di lavoratori sportivi impiegati in una Società o Associazione sportiva sono tre, ciascuno con specifiche tutele e obblighi di sicurezza sul lavoro:
1. Lavoratore dipendente o autonomo che percepisce una retribuzione superiore a 5.000 euro l’anno
Questa tipologia, indipendentemente dall’inquadramento contrattuale, coinvolge:
- atleti
- allenatori
- istruttori
- direttori tecnici/sportivi
- preparatori atletici
- direttori di gara
- lavoratore autonomo e CO.CO.CO con retribuzione superiore a 5000 euro l’anno
- altre Mansioni ex dpcm 22.2.2024
Salute e sicurezza: cosa è richiesto
E’ prevista l’applicazione integrale del Testo Unico del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 – sulla Salute e sulla Sicurezza sul Lavoro e in particolare con l’obbligo di:
- elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
- nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
- nominare il medico competente
- fornire informazione e formazione necessaria
- consegnare i DPI (dispositivi di protezione individuale)
- nominare gli addetti alla gestione emergenze e primo soccorso
2. Lavoratore autonomo o co.co.co con retribuzione inferiore a 5.000 euro l’anno
Questa tipologia coinvolge lavoratori autonomi e con collaborazione coordinata e continuativa (CO.CO.CO.) ma che hanno retribuzione inferiore a 5.000 euro l’anno
Salute e sicurezza: cosa è richiesto
E’ prevista, anche per queste figure, l’applicazione del Dlgs 81/2008 con le disposizioni semplificate dell’articolo 21 comma 2 del medesimo Testo Unico e in particolare con l’obbligo di:
- elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi
- nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
- consegnare i DPI (dispositivi di protezione individuale)
- nominare gli addetti alla gestione emergenze e primo soccorso
Inoltre, hanno la facoltà di:
- beneficiare della sorveglianza sanitaria
- partecipare a corsi di formazione ed informazione
3. Lavoratore non retribuito
Un’ultima tipologia, molto importante e particolarmente diffusa è quella del lavoratore non retribuito, ovvero lavoratori a titolo gratuito:
- volontari
- amministrativi-gestionali volontari
- amatoriali
Salute e sicurezza: cosa è richiesto
E’ prevista l’applicazione integrale del Dlgs 81/2008 ed in particolare la facoltà di:
- beneficiare della sorveglianza sanitaria
- partecipare a corsi di formazione ed informazione
Come gestire al meglio la sicurezza in ambito sportivo
La riforma dello sport in Italia rappresenta un passo significativo verso una maggiore regolamentazione e tutela del settore sportivo.
Tuttavia, è indispensabile conoscere gli aspetti tecnici della normativa e non sempre le società sportive, in particolare quelle dilettantistiche, hanno le competenze e il tempo per approfondire quelli legati alla salute e sicurezza sul lavoro.
Grazie alle competenze che abbiamo acquisito in oltre 20 anni in ambito sicurezza aziendale, siamo in grado di supportare società e associazioni sportive a gestire facilmente gli adempimenti previsti dalla normativa, consentendo loro di concentrarsi sulle attività ordinarie per migliorare l’efficienza operativa.
I servizi che mettiamo a disposizione di società e associazioni sportive
Fra i servizi che Pratika può fornire a ASD e SSD ci sono:
- Valutazione dei Rischi
- Adeguamento Normativo e Consulenza Legale
- Formazione del Personale
- Sicurezza delle Strutture e delle Attrezzature
- Gestione delle Emergenze
- Monitoraggio e Verifica della Conformità
- Documentazione e Procedure
- Sicurezza negli Eventi Sportivi
- Supporto Tecnico e Consulenza Continua
- Elaborazione del Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) Sportivo
- Nomina del Responsabile Safeguarding
- Implementazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS)
- Consulenza su Privacy e Protezione dei Dati (GDPR)
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