Nuova procedura sulle segnalazioni di violazioni nell'ambiente di lavoro (Whistleblowing)

Un altro passo verso la compliance etica
Il 15 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.lgs. 24/2023 in materia di segnalazioni delle violazioni di norme e regolamenti avvenute all’interno dei luoghi di lavoro.
Chi è interessato alla nuova previsione?
- Imprese che hanno adottato il Modello Organizzativo di Gestione e Controllo di
cui al D.lgs. 231/2001 con effetto dal 15 luglio 2023. - Imprese del settore privato che abbiano impiegato nell’ultimo anno una media
di 50 dipendenti con effetto dal 15 luglio 2023; - Imprese del settore privato che abbiano impiegato nell’ultimo anno fino a 249
dipendenti (per il solo obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna,
con effetto a decorrere dal 17 dicembre 2023); - Soggetti del settore pubblico con effetto dal 15 luglio 2023.
Qual è la novita?
La novità rispetto alla precedente normativa in materia riguarda:
- l’obbligo di costituire all’interno dell’azienda un canale interno di segnalazione
di comportamenti scorretti e violazioni di norme e regolamenti e irregolarità in
genere rilevate sui luoghi di lavoro che garantisca l’anonimato e la tutela del
segnalante; - l’obbligo di dare corso, gestire e risolvere le evidenze segnalate all’interno
dell’azienda stessa; - facoltà di rivolgere la segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anti
Corruzione); - divieto di atti discriminatori e ritorsivi nei confronti dei segnalanti.
Cosa accade se non si rispetta la normativa?
La omessa o non conforme costituzione del canale interno di segnalazione, l’omessa o non conforme presa in carico, gestione e definizione della segnalazione comportano l’applicazione, da parte dell’ANAC, di sanzioni amministrative fino a 50.000,00 euro.
Cosa fare?
Le imprese devono adottare o adeguare i canali di segnalazione interna garantendo la riservatezza del segnalante e formando le proprie risorse.
Per le aziende che hanno già adottato o è in corso di adozione il Modello Organizzativo 231, il canale di segnalazione può essere rappresentato dallo stesso Organismo di Vigilanza.
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